Grazie a quelli che ... la "24x1h"
31-05-2010 - News Generiche
Dopo esserci ripresi delle fatiche della "24x1h", e parafrasando una vecchia canzone, oggi sigla di una nota trasmissione televisiva che imperversa tutti i pomeriggi in concomitanza delle domeniche calcistiche, vogliamo ringraziare QUELLI CHE .....
- sono riusciti a organizzare una squadra, combinando le esigenze, gli orari e le mille richieste dei propri atleti; in più molti di loro hanno corso, spesso nelle ore disagiate, fregandosene delle brutte figure che, inevitabilmente, si fanno quando si entra in pista stanchi e senza aver dormito;
- hanno passato 24 ore nelle tende ai bordi del campo, incitando i propri amici e gestendo gli aspetti burocratici e organizzativi della propria squadra;
- hanno stazionato ai limiti della pista assistendo i propri atleti e fornendo loro indicazioni cronometriche giro per giro: è lo spirito di squadra della 24x1h, è ciò che la rende una manifestazione così unica e coinvolgente;
- hanno rinunciato ad assistere alla finale di Champions League per girare in pista (ma, forse, non erano interisti....);
- hanno dato la propria disponibilità a correre, anche in ore calde o notturne, magari rinunciando a dormire o a trascorrere una giornata al mare o in campagna con la propria famiglia;
- hanno corso più di una frazione, in modo da consentire alla propria squadra di partecipare;
- non hanno dato la loro disponibilità a correre: così facendo, con il loro egoismo e senza saperlo, hanno permesso anche a chi è meno veloce di loro di vivere le grandi emozioni di una 24x1h;
- hanno creato i cosiddetti "buchi" dell´ultimo momento, solo alcune volte dovuti a problemi reali, facendo fare ancora più bella figura a coloro che, spesso correndo una frazione in più, li hanno dovuti sostituire;
- hanno lavorato come volontari all´organizzazione, ai ristori e agli spugnaggi, in maniera del tutto disinteressata e gratuita; in questo modo è stato possibile contenere le spese e ricavare una somma maggiore per i cinque progetti di solidarietà abbinati alla gara;
- hanno fatto da speaker gratuitamente per 15 ore (Saverio) e 9 ore (Roberto); Saverio, tuttavia, ci dovrebbe invece ringraziare, perché è tornato giovane e ha potuto ricordare quando, nei favolosi anni ´70, lavorava come DJ a Radio Capitale International;
- amano il rock anni ´70. Le loro richieste, esaudite dagli speakers, ci hanno fatto vivere, come l´anno scorso, momenti da brivido, accompagnati dalla musica dei Pink Floyd, dai gabbiani in volo e dai monumenti illuminati, nelle frazioni dalle 4 alle 5 (l´aurora) e dalle 5 alle 6 (l´alba);
- pur appartenendo a società diverse dalla nostra (noi sappiamo chi sono, e gli siamo immensamente grati, anche se in questa sede evitiamo di citarli) hanno aiutato negli spugnaggi e nei ristori sul campo al posto di coloro che avrebbero dovuto gestirli ma non si sono visti;
- hanno fatto, come giudici FIDAL, più del loro dovere, rimanendo la notte al posto dei colleghi che avrebbero dovuto dare loro il cambio e che, all´ultimo momento, sono stati dirottati su altre manifestazioni;
- hanno fornito gratuitamente acqua, sali e altro materiale (Maratona di Roma), garantendo un notevole risparmio di costi e di tempo;
- hanno creduto nella manifestazione supportandoci quali sponsor (Footworks): visti i tempi di crisi in cui viviamo non è poco;
- hanno il compito di gestire gli impianti. Lo stato fatiscente delle docce e dei bagni (rubinetti rotti e non funzionanti, assenza di salviette per asciugare le mani o di carta igienica) - ulteriormente peggiorato da chi li utilizza "dimenticandosi" di tirare l´acqua o usare lo scopino, in modo da lasciarli in uno stato quantomeno decente per gli altri - ci fa capire quanta strada si debba ancora fare per poter dire di vivere finalmente in una nazione civile.
- hanno compreso lo spirito di solidarietà della manifestazione, apprezzando l´attestato e le medaglie (realizzate a mano una per una nell´ambito del progetto Saharawi, portato avanti dalla Facoltà di Ingegneria della Sapienza e finalizzato all´impianto di attività artigianali in quell´area dell´Africa), il cui acquisto si va quindi a sommare alle cifre devolute agli altri progetti;
- hanno partecipato alla competizione dei maxi teams per i cinque progetti, contribuendo con il numero di giri percorsi al loro finanziamento;
- hanno voluto devolvere un´ulteriore somma di 250€ per il progetto al quale erano stati abbinati (Podistica Solidarietà): non ci stupisce, siamo abituati alla grande sensibilità di Pino Coccia & C.;
- hanno messo a disposizione gratuitamente i propri mezzi (Roberto Trombetti) e il proprio materiale (Roberto Tognalini). Roberto Tognalini è un amico e un entusiasta della manifestazione: peccato non fosse presente, ci sono mancate le sue interviste notturne, ma i motivi dell´assenza erano più che validi (Roberto, ancora brava a tua figlia, campionessa italiana juniores di basket!!!);
- alla fine della gara hanno portato una ventata di gioventù, freschezza e simpatia (i ragazzi e i bambini), correndo un chilometro sulla pista con la fiaccola della pace, simbolo della maratona di Baghdad del 2011; il loro entusiasmo è stato contagioso, ed è stato la degna espressione dello spirito di vicinanza, di solidarietà e di sportività che ha contraddistinto "Sport Against Violence", il contenitore del quale la 24x1h è stata la manifestazione conclusiva;
- hanno perso giornate del loro lavoro e, se pensionati, il proprio tempo libero, per organizzare la manifestazione - in maniera del tutto volontaria e senza prendersi 1€ di rimborso per le spese di telefono, di benzina, di materiali; qualcuno non ci crederà, come sa bene chi fa parte dei Direttivi delle altre società podistiche amatoriali, ma non importa, ci siamo abituati. Nei giorni precedenti, sommersi dai tanti problemi che si presentano in continuazione quando si gestisce un evento, ci siamo chiesti se ne valeva la pena: la risposta è si, le congratulazioni e i ringraziamenti dei tanti che ci hanno manifestato il loro gradimento ripagano ampiamente della stanchezza accumulata e delle inevitabili arrabbiature.
- non hanno gradito la manifestazione: ci dispiace, ce l´abbiamo messa tutta, ma cercheremo di fare tesoro degli errori commessi, in modo da migliorare ciò che non è andato bene.
Vi aspettiamo numerosi il 7 giugno al Teatro "Nino Manfredi" di Ostia Lido, quando Pietro Mennea premierà i vincitori.
Ancora grazie a tutti.
A.S.D. Amatori Castelfusano
- sono riusciti a organizzare una squadra, combinando le esigenze, gli orari e le mille richieste dei propri atleti; in più molti di loro hanno corso, spesso nelle ore disagiate, fregandosene delle brutte figure che, inevitabilmente, si fanno quando si entra in pista stanchi e senza aver dormito;
- hanno passato 24 ore nelle tende ai bordi del campo, incitando i propri amici e gestendo gli aspetti burocratici e organizzativi della propria squadra;
- hanno stazionato ai limiti della pista assistendo i propri atleti e fornendo loro indicazioni cronometriche giro per giro: è lo spirito di squadra della 24x1h, è ciò che la rende una manifestazione così unica e coinvolgente;
- hanno rinunciato ad assistere alla finale di Champions League per girare in pista (ma, forse, non erano interisti....);
- hanno dato la propria disponibilità a correre, anche in ore calde o notturne, magari rinunciando a dormire o a trascorrere una giornata al mare o in campagna con la propria famiglia;
- hanno corso più di una frazione, in modo da consentire alla propria squadra di partecipare;
- non hanno dato la loro disponibilità a correre: così facendo, con il loro egoismo e senza saperlo, hanno permesso anche a chi è meno veloce di loro di vivere le grandi emozioni di una 24x1h;
- hanno creato i cosiddetti "buchi" dell´ultimo momento, solo alcune volte dovuti a problemi reali, facendo fare ancora più bella figura a coloro che, spesso correndo una frazione in più, li hanno dovuti sostituire;
- hanno lavorato come volontari all´organizzazione, ai ristori e agli spugnaggi, in maniera del tutto disinteressata e gratuita; in questo modo è stato possibile contenere le spese e ricavare una somma maggiore per i cinque progetti di solidarietà abbinati alla gara;
- hanno fatto da speaker gratuitamente per 15 ore (Saverio) e 9 ore (Roberto); Saverio, tuttavia, ci dovrebbe invece ringraziare, perché è tornato giovane e ha potuto ricordare quando, nei favolosi anni ´70, lavorava come DJ a Radio Capitale International;
- amano il rock anni ´70. Le loro richieste, esaudite dagli speakers, ci hanno fatto vivere, come l´anno scorso, momenti da brivido, accompagnati dalla musica dei Pink Floyd, dai gabbiani in volo e dai monumenti illuminati, nelle frazioni dalle 4 alle 5 (l´aurora) e dalle 5 alle 6 (l´alba);
- pur appartenendo a società diverse dalla nostra (noi sappiamo chi sono, e gli siamo immensamente grati, anche se in questa sede evitiamo di citarli) hanno aiutato negli spugnaggi e nei ristori sul campo al posto di coloro che avrebbero dovuto gestirli ma non si sono visti;
- hanno fatto, come giudici FIDAL, più del loro dovere, rimanendo la notte al posto dei colleghi che avrebbero dovuto dare loro il cambio e che, all´ultimo momento, sono stati dirottati su altre manifestazioni;
- hanno fornito gratuitamente acqua, sali e altro materiale (Maratona di Roma), garantendo un notevole risparmio di costi e di tempo;
- hanno creduto nella manifestazione supportandoci quali sponsor (Footworks): visti i tempi di crisi in cui viviamo non è poco;
- hanno il compito di gestire gli impianti. Lo stato fatiscente delle docce e dei bagni (rubinetti rotti e non funzionanti, assenza di salviette per asciugare le mani o di carta igienica) - ulteriormente peggiorato da chi li utilizza "dimenticandosi" di tirare l´acqua o usare lo scopino, in modo da lasciarli in uno stato quantomeno decente per gli altri - ci fa capire quanta strada si debba ancora fare per poter dire di vivere finalmente in una nazione civile.
- hanno compreso lo spirito di solidarietà della manifestazione, apprezzando l´attestato e le medaglie (realizzate a mano una per una nell´ambito del progetto Saharawi, portato avanti dalla Facoltà di Ingegneria della Sapienza e finalizzato all´impianto di attività artigianali in quell´area dell´Africa), il cui acquisto si va quindi a sommare alle cifre devolute agli altri progetti;
- hanno partecipato alla competizione dei maxi teams per i cinque progetti, contribuendo con il numero di giri percorsi al loro finanziamento;
- hanno voluto devolvere un´ulteriore somma di 250€ per il progetto al quale erano stati abbinati (Podistica Solidarietà): non ci stupisce, siamo abituati alla grande sensibilità di Pino Coccia & C.;
- hanno messo a disposizione gratuitamente i propri mezzi (Roberto Trombetti) e il proprio materiale (Roberto Tognalini). Roberto Tognalini è un amico e un entusiasta della manifestazione: peccato non fosse presente, ci sono mancate le sue interviste notturne, ma i motivi dell´assenza erano più che validi (Roberto, ancora brava a tua figlia, campionessa italiana juniores di basket!!!);
- alla fine della gara hanno portato una ventata di gioventù, freschezza e simpatia (i ragazzi e i bambini), correndo un chilometro sulla pista con la fiaccola della pace, simbolo della maratona di Baghdad del 2011; il loro entusiasmo è stato contagioso, ed è stato la degna espressione dello spirito di vicinanza, di solidarietà e di sportività che ha contraddistinto "Sport Against Violence", il contenitore del quale la 24x1h è stata la manifestazione conclusiva;
- hanno perso giornate del loro lavoro e, se pensionati, il proprio tempo libero, per organizzare la manifestazione - in maniera del tutto volontaria e senza prendersi 1€ di rimborso per le spese di telefono, di benzina, di materiali; qualcuno non ci crederà, come sa bene chi fa parte dei Direttivi delle altre società podistiche amatoriali, ma non importa, ci siamo abituati. Nei giorni precedenti, sommersi dai tanti problemi che si presentano in continuazione quando si gestisce un evento, ci siamo chiesti se ne valeva la pena: la risposta è si, le congratulazioni e i ringraziamenti dei tanti che ci hanno manifestato il loro gradimento ripagano ampiamente della stanchezza accumulata e delle inevitabili arrabbiature.
- non hanno gradito la manifestazione: ci dispiace, ce l´abbiamo messa tutta, ma cercheremo di fare tesoro degli errori commessi, in modo da migliorare ciò che non è andato bene.
Vi aspettiamo numerosi il 7 giugno al Teatro "Nino Manfredi" di Ostia Lido, quando Pietro Mennea premierà i vincitori.
Ancora grazie a tutti.
A.S.D. Amatori Castelfusano