Senza Parole !!!
24-03-2010 - News Generiche
Stavo scorrendo le notizie sul messaggero online e mi è caduto l´occhio su un paio di segnalazioni di "protesta" per la Maratona di Roma. Ebbene, mentre per il primo articolo sono perfettamente solidale, per il secondo essendo un corridore amatoriale, mi sono veramente sentito offeso da quello che ho letto e inviterei tutti a far girare quello che è stato scritto.
PRIMO ARTICOLO
Buon giorno vorrei segnalare un grave episodio di inefficienza, ottusita´ e mancanza di elasticita´ da parte dei vigili urbani che hanno presidiato i blocchi del traffico in zona Tre archi (Via delle Concie), Piazza Albania e tutte le zone limitrofe al quartiere Testaccio per la maratona di domenica 21 marzo.
Alle ore 11 mio marito si è recato da fuori Roma a prendere mia madre di 86 anni invalida al 100 % che lo aspettava fuori della Chiesa del Testaccio per passare una domenica in nostra compagnia. Arrivato con la macchina nella succitata zona Tre Archi gli è stato negato l´accesso al quartiere in quanto transennato per la gara podistica.
Mio marito ha mostrato il contrassegno di invalidità e dichiarato che l´anziana è ipovedente e si sarebbe trovata sola ad aspettarlo senza aver modo di essere avvertita del ritardo. Non c´è stato nulla da fare: è stato spedito verso l´Aventino dove anche li è stato bloccato e nessuno ha voluto ascoltare le sue ragioni o trovare una soluzione per poter risolvere la situazione.
Dopo tanto girovagare e pregare per poter arrivare il più vicino possibile al luogo dell´appuntamento, mio marito ha parcheggiato vicino alle poste di via Marmorata e si è recato 20 minuti più tardi all´incontro con mia madre, che ha trovato stanca di aspettare e un po´ preoccupata. Il bello però è stato che mia madre ha dovuto percorrere tutto il tragitto a piedi, che dalla Chiesa di Testaccio alle poste di via Marmorata sarà più di 1 km, e per una persona invalida, ipovedente e con protesi al ginocchio (si serve di un bastone per poter deambulare) non è proprio cosa da poco e per tutto il giorno è dovuta stare a riposo.
Possibile che per la maratona tutto il quartiere è rimasto inaccessibile? Possibile che per questi casi così particolari non ci sia stato modo di risolvere con un può di buon senso e un po´ di umanità la situazione? Evviva la tutela dell´ anziano e del disabile!
Paola Baldi
SECONDO ARTICOLO
Rispondo, anzi faccio eco alla lettera della signora che, in relazione alla maratona di Roma, ha segnalato il caso della madre di 86 anni. Il mio è un caso meno grave, rispetto a quello accaduto alla signora, ma non coincide per niente e comunque con i facili entusiasmi del sindaco Alemanno e dei suoi predecessori, che per una stupida corsa mettono in ginocchio una città.
Roma era già stata pesantemente provata dai disagi arrecati, sabato, da ben tre - e dico tre- manifestazioni in un giorno. E già questo, non dovrebbe essere consentito. Poi, come se non bastasse, domenica si è aggiunta la maratona, che personalmente, tra l´altro, trovo oltremodo ridicola e inopportuna. Primo, perché ogni anno ci scappa il morto, e già per questo motivo non dovrebbe essere consentita. Secondo, perché non si può bloccare la città per una massa di deficienti asfittici che hanno scelto di correre non già in campagna o zona periferica come dovrebbero, bensì in pieno centro, con tanto di limitazioni e deviazioni del traffico per l´intera giornata.
Mi ero infatti illusa che, alle 16,30 la corsetta fosse ormai terminata, e dunque mi sono accinta ad arrivare in centro avendo appuntamento con un´amica. Interminabile, quanto vana attesa alla fermata dell´autobus, che ovviamente non passava. Vana attesa anche ai capolinea dove, di autobus, manco l´ombra.
Finalmente, caracollando, ne giunge uno. Ritenendomi fortunata, salto su, ma il mio colpo di fortuna è di breve durata. Infatti, anziché intraprendere il percorso solito, l´autobus in questione, tra lo smarrimento dei passeggeri, sta per imboccare nientepopodimenoche il...Muro Torto, vale a dire tutt´altra parte rispetto a quella in cui dovevamo recarci.
Proteste, confusione, domande fra noi e anche all´autista, ma non riesco a capire una parola di ciò che sta dicendo. Così, avanzo e chiedo direttamente perché mai abbia cambiato il percorso dal momento che la maratona è finita da più di due ore. Risposta: "stanno mettendo in ordine". Domanda: "e adesso, io, dove scendo?" Risposta: "alla metropolitana di Piazza di Spagna".
Che cavolo c´entra? Mi chiedo perplessa, e fortunatamente ho l´intuizione di "sbarcare" direttamente lì, e cercare di tornare indietro "a pedagna". Non ci sono autobus né taxi in giro. Ho una maledetta lombosciatalgia che mi tormenta per il dolore, ma sono costretta, pena perdere l´appuntamento, a percorrere a piedi l´intera Via Ripetta e oltre.
Arrivo a pezzi, esausta, ma tanto non gliene frega niente a nessuno. Quest´altr´anno la maratona si correrà di nuovo, ci scapperanno altri morti, e altri disagi. Il sindaco, ci scommetto, rimarrà lo stesso, e anche se cambiasse, se ne fregherebbe ugualmente dei problemi dei romani. Tanto, a Roma, in una domenica di sole, lui certo non ci starà: essere mooolto furbo!
Alessia Marini
Roberto Tiberi
Fonte: Il Messaggero
PRIMO ARTICOLO
Buon giorno vorrei segnalare un grave episodio di inefficienza, ottusita´ e mancanza di elasticita´ da parte dei vigili urbani che hanno presidiato i blocchi del traffico in zona Tre archi (Via delle Concie), Piazza Albania e tutte le zone limitrofe al quartiere Testaccio per la maratona di domenica 21 marzo.
Alle ore 11 mio marito si è recato da fuori Roma a prendere mia madre di 86 anni invalida al 100 % che lo aspettava fuori della Chiesa del Testaccio per passare una domenica in nostra compagnia. Arrivato con la macchina nella succitata zona Tre Archi gli è stato negato l´accesso al quartiere in quanto transennato per la gara podistica.
Mio marito ha mostrato il contrassegno di invalidità e dichiarato che l´anziana è ipovedente e si sarebbe trovata sola ad aspettarlo senza aver modo di essere avvertita del ritardo. Non c´è stato nulla da fare: è stato spedito verso l´Aventino dove anche li è stato bloccato e nessuno ha voluto ascoltare le sue ragioni o trovare una soluzione per poter risolvere la situazione.
Dopo tanto girovagare e pregare per poter arrivare il più vicino possibile al luogo dell´appuntamento, mio marito ha parcheggiato vicino alle poste di via Marmorata e si è recato 20 minuti più tardi all´incontro con mia madre, che ha trovato stanca di aspettare e un po´ preoccupata. Il bello però è stato che mia madre ha dovuto percorrere tutto il tragitto a piedi, che dalla Chiesa di Testaccio alle poste di via Marmorata sarà più di 1 km, e per una persona invalida, ipovedente e con protesi al ginocchio (si serve di un bastone per poter deambulare) non è proprio cosa da poco e per tutto il giorno è dovuta stare a riposo.
Possibile che per la maratona tutto il quartiere è rimasto inaccessibile? Possibile che per questi casi così particolari non ci sia stato modo di risolvere con un può di buon senso e un po´ di umanità la situazione? Evviva la tutela dell´ anziano e del disabile!
Paola Baldi
SECONDO ARTICOLO
Rispondo, anzi faccio eco alla lettera della signora che, in relazione alla maratona di Roma, ha segnalato il caso della madre di 86 anni. Il mio è un caso meno grave, rispetto a quello accaduto alla signora, ma non coincide per niente e comunque con i facili entusiasmi del sindaco Alemanno e dei suoi predecessori, che per una stupida corsa mettono in ginocchio una città.
Roma era già stata pesantemente provata dai disagi arrecati, sabato, da ben tre - e dico tre- manifestazioni in un giorno. E già questo, non dovrebbe essere consentito. Poi, come se non bastasse, domenica si è aggiunta la maratona, che personalmente, tra l´altro, trovo oltremodo ridicola e inopportuna. Primo, perché ogni anno ci scappa il morto, e già per questo motivo non dovrebbe essere consentita. Secondo, perché non si può bloccare la città per una massa di deficienti asfittici che hanno scelto di correre non già in campagna o zona periferica come dovrebbero, bensì in pieno centro, con tanto di limitazioni e deviazioni del traffico per l´intera giornata.
Mi ero infatti illusa che, alle 16,30 la corsetta fosse ormai terminata, e dunque mi sono accinta ad arrivare in centro avendo appuntamento con un´amica. Interminabile, quanto vana attesa alla fermata dell´autobus, che ovviamente non passava. Vana attesa anche ai capolinea dove, di autobus, manco l´ombra.
Finalmente, caracollando, ne giunge uno. Ritenendomi fortunata, salto su, ma il mio colpo di fortuna è di breve durata. Infatti, anziché intraprendere il percorso solito, l´autobus in questione, tra lo smarrimento dei passeggeri, sta per imboccare nientepopodimenoche il...Muro Torto, vale a dire tutt´altra parte rispetto a quella in cui dovevamo recarci.
Proteste, confusione, domande fra noi e anche all´autista, ma non riesco a capire una parola di ciò che sta dicendo. Così, avanzo e chiedo direttamente perché mai abbia cambiato il percorso dal momento che la maratona è finita da più di due ore. Risposta: "stanno mettendo in ordine". Domanda: "e adesso, io, dove scendo?" Risposta: "alla metropolitana di Piazza di Spagna".
Che cavolo c´entra? Mi chiedo perplessa, e fortunatamente ho l´intuizione di "sbarcare" direttamente lì, e cercare di tornare indietro "a pedagna". Non ci sono autobus né taxi in giro. Ho una maledetta lombosciatalgia che mi tormenta per il dolore, ma sono costretta, pena perdere l´appuntamento, a percorrere a piedi l´intera Via Ripetta e oltre.
Arrivo a pezzi, esausta, ma tanto non gliene frega niente a nessuno. Quest´altr´anno la maratona si correrà di nuovo, ci scapperanno altri morti, e altri disagi. Il sindaco, ci scommetto, rimarrà lo stesso, e anche se cambiasse, se ne fregherebbe ugualmente dei problemi dei romani. Tanto, a Roma, in una domenica di sole, lui certo non ci starà: essere mooolto furbo!
Alessia Marini
Roberto Tiberi
Fonte: Il Messaggero